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La Valle del Vanoi | ph. Luca Chiste

L'esposizione ripercorre un'indagine fotografica condotta nella Valle del Vanoi, nel Trentino Orientale. Paesaggio naturale e paesaggio antropico si intrecciano all'interno degli scatti, cogliendo contraddizioni e opportunità di sviluppo di un territorio in perfetto equilibrio tra passato e futuro.
L'evento è pensato all'interno degli eventi paralleli alla XVIII BITM – Le giornate del Turismo Montano

Trento | Palazzo Roccabruna |
inaugurazione
Giovedì 21 settembre 2017 - ore 18.30

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La Valle del Vanoi | ph. Luca Chiste

Cari tutti,

ho il piacere di invitarvi a questo evento fotografico, che mi ha visto condurre un lavoro molto intenso sulla Valle del Vanoi. Questo progetto di ricerca, iniziato autonomamente già qualche anno fa, è poi confluito nella XVIII Edizione del BITM - Le Giornate del Turismo Montano che sarà proposto a Trento e provincia, con una articolata serie di eventi, a partire dal 26 settembre. La rassegna “Vanoi. Immagini di un paesaggio in trasformazione”, che apre al pubblico il suo sguardo qualche giorno prima dell’evento (inaugurazione a Palazzo Roccabruna giovedì 21 settembre ad ore 18.30) è stata quindi ideata quale evento collegato a questa importante manifestazione.

Nella speranza possiate essere presenti il giorno della vernice, vi anticipo un estratto dei testi in catalogo che chiarisce quali sono le aree di azione fotografica su cui ho avuto modo di lavorare e che hanno permesso, in numerose sessioni di ripresa e in un arco temporale di oltre sei mesi, di raccogliere più di 3.000 scatti digitali e centinaia di immagini analogiche, confluite poi, attraverso le procedure di stampa previste dalla fotografia fineart, nel corpus espositivo della rassegna (46 immagini complessive, di cui 6 panoramiche).

Vi aspetto, con il consueto entusiasmo e con la speranza di poter aver con voi un dialogo su questo mio nuovo, ultimo lavoro.

Luca Chistè

www.lucachiste.com  |  www.photoforma.it



PRESENTAZIONE

Estratto dal testo in catalogo, a cura di Alessandro Franceschini

Lo sguardo sul paesaggio

Sono raccolte in questa sezione le immagini fotografiche che descrivono il paesaggio nelle sue componenti naturali (prati, boschi, rocce) e nelle sue strutture antropiche (strade, viadotti, insediamenti). Il fotografo focalizza l’obiettivo sul rapporto tra le diverse parti del territorio, in particolare quello che possiamo definire come l’”attacco al cielo”. È proprio il margine delle montagne e il dialogo che esso instaura con la volta celeste – con le sue nuvole dalle mille gradazioni di grigio – a caratterizzare queste inquadrature di Luca Chistè, rese drammatiche dall’uso del bianco e nero.

La dimensione antropica

Sono la “pelle” dell’architettura, il suo rapporto tra interno ed esterno, le dinamiche tra spazio aperto e spazio antropico a rappresentare il focus di questa sezione fotografica. In esse il fotografo, con lo stile che lo caratterizza, è alla ricerca di inquadrature inusuali, dove il colloquio con il paesaggio circostante si mostra in inattese prospettive, lontane dagli stereotipi dell’immagine che solitamente veicola il gusto estetico-turistico di questo territorio.

Il territorio come funzione ludica collettiva

Territorio e turismo: a fianco alle immagini classiche del Vanoi, presenti nell’immaginario collettivo di gran parte dei frequentatori di queste località, in questa parte dell’indagine il fotografo coglie turisti e avventori di questo territorio nella loro dimensione ludica. Appaiono così chiari i rapporti che si vanno a creare tra paesaggio e fruizione turistica, soprattutto nelle loro dimensioni contraddittorie. Ne emerge una prospettiva trasognata del territorio, non priva di venature oniriche, capace di collocare il Vanoi in uno spazio sovra-geografico, inciso dentro le singole memorie dei villeggianti.

Identità e memoria

La lenta azione del tempo sulle opere dell’uomo e, contemporaneamente, il lavoro paziente di quest’ultimo sul territorio naturale che egli abita, sono al centro degli scatti contenuti in questa sezione. Tempo e lavoro umano, destino ineluttabile e progetto esistenziale si intrecciano in un unico scenario paesaggistico, caratterizzato da ampi spazi incisi dai raggi solari e lunghe ombre incuneate nell’architettura rurale. In filigrana degli scatti, è possibile leggere l’ineluttabilità delle azioni umane sulla natura e, allo stesso tempo, l’ingiusto, necessario, improbo sforzo di emancipazione dallo stato di natura che l’uomo costantemente attiva attraverso il suo lavoro.

Volti e figure, attese e silenzi

In quest’ultima sezione sono raccolti i volti e le figure delle persone che abitano il paesaggio del Vanoi. Si tratta di scatti rubati alla quotidianità delle genti che vivono questi luoghi, in una sequenza esperienziale che appare collocata in una dimensione a-storica, in una quotidianità ciclica, fatta di attese e silenzio, di lavoro e fatica. È un quadro abitato da una popolazione senza tempo, quello che emerge in queste sequenze fotografiche di Chistè, arrivata nella modernità ma con le radici ancora saldamente ancorate nella tradizione secolare di questi luoghi.

Alessandro Franceschini

Ronco | fraz. di Cainari | ph. Luca Chiste

Cainari - fraz. di Ronco |  ph. Luca Chistè ©

Galleria sulla S.P. 56 che collega Canal San Bovo a Caoria | ph. Luca Chiste

Galleria sulla S.P. 56 che collega Canal San Bovo a Caoria |  ph. Luca Chistè ©

A cavallo, lungo il fiume Vanoi, sotto il ponte | ph. Luca Chiste

A cavallo, lungo il fiume Vanoi, sotto il ponte | ph. Luca Chiste |  ph. Luca Chistè ©

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