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I N V I T O

rassegna fotografica a Palazzo Roccabruna di Trento sulla "valle Incantata"



INAUGURAZIONE
E INCONTRO CON GLI AUTORI


SABATO 13 NOVEMBRE | ORE 11:00




VALLE DEI MÒCHENI

GUIDO BENEDETTI
LUCA CHISTÈ
FRANCESCO FRANZOI
MICHELE VETTORAZZI


Ricerche e percorsi visivi sulla «valle incantata»
a cura di Alessandro Franceschini



La Valle dei Mòcheni, abitualmente chiamata dai residenti e da coloro che la frequentano la “valle incantata”, rappresenta un areale di grande interesse etnografico, naturalistico ed economico.

Per l’edizione 2021 della B.I.T.M. si è ipotizzato un nuovo e più coinvolgente format espositivo che, ripercorrendo la progettualità degli anni precedenti (Valle del Vanoi, Marilleva, Monte Bondone e Val di Rabbi), fosse in grado di creare maggiore valore aggiunto sia per la rassegna in sé e per sé, sia per il territorio.

Per questa edizione sono stati chiamati ad interpretare il paesaggio mòcheno, da una poliedricità di punti di vista, quattro autori: Guido Benedetti, Luca Chistè, Francesco Franzoi e Michele Vettorazzi.

Questa impostazione del lavoro, tenuto conto delle diverse cifre autoriali espresse da ciascun interprete, ha permesso di ottenere una articolazione tematico-interpretativa della “valle incantata”, basata sull’impiego di quattro diverse indagini.
Per Guido Benedetti, una lettura del tessuto urbano di alcuni areali della valle, compiuta, con una lettura comparativa delle vecchie mappe catastali, volta a significare ciò che è stato costruito, ricostruito e ciò che è andato perduto o che sopravvive all’incedere del tempo.
Per Luca Chistè, un’indagine su uno dei fenomeni che più impattano, dal punto di vista antropico, sulla percezione del paesaggio della Valle dei Mòcheni: lo sviluppo della coltivazione dei piccoli frutti, raccontati in termini di “processo” e di “impatto” visivo.
Francesco Franzoi, con un lavoro dedicato integralmente alle persone e ad alcune attività artigianali che caratterizzano la valle.
Infine, gli splendidi scenari registrati in alta quota con l’impiego calligrafico del bianco/nero, da parte di Michele Vettorazzi.

Un’importante novità, per questa edizione espositiva della B.I.T.M., è stata quella di aver coinvolto i partecipanti al corso di fotografia, tenutosi a Sant’Orsola e dedicato ai residenti in Val dei Mòcheni, le cui migliori immagini, selezionate dal docente del corso, Luca Chistè, hanno anch’esse trovato spazio nello sviluppo espositivo della rassegna.

GLI AUTORI DELLA RASSEGNA

        GUIDO BENEDETTI


ph. Guido Benedetti ©    ///   www.guidobenedetti.it


CONSERVAZIONE E TRASFORMAZIONE DI UN TERRITORIO STORICO ANTROPIZZATO


Il lavoro parte dalla ricerca storica effettuata sulle prime mappe catastali disponibili (ultimate per il territorio del Tirolo nel 1861) che ha consentito di evidenziare i siti e gli edifici già esistenti a quella data e le loro caratteristiche costruttive di massima (in legno o in mattoni). La sovrapposizione degli areali così individuati con le ortofoto più recenti ha poi permesso di identificare gli edifici storici presenti a tutt’oggi ed individuare eventualmente le zone aperte corrispondenti a vecchi edifici non più esistenti.
A partire dalla ricerca storica effettuata, che ha permesso di evidenziare molto chiaramente l’evoluzione del tessuto costruito con una visione zenitale del terreno, la ricerca fotografica condotta ha voluto affiancare a questa visione perfettamente zenitale (che ha sicuramente molti pregi tra i quali quello di rappresentare oggettivamente quello che oggi viene chiamato “consumo di suolo” e quindi di cogliere perfettamente un dato di tipo quantitativo) una visione orizzontale che, a parere dell’autore, è in grado di cogliere più chiaramente il mutamento qualitativo delle costruzioni.
In questo modo si consente a chi osserva le immagini di entrare quasi fisicamente all’interno dei piccoli centri abitati oggetto della ricerca in modo da apprezzare in questo modo sia gli edifici storici giunti fino a noi nella loro condizione primitiva che gli edifici oggetto di risanamento e di riammodernamento cogliendo il permanere dello schema distributivo riportato sulle mappe storiche risalenti al 1861 e le tracce lasciate sugli stabili sia da interventi di manutenzione straordinaria che da interventi di miglioria generali o puntuali in cui si assiste all’uso di nuovi materiali affiancati a quelli tradizionali e all’integrazione di nuove funzioni all’interno degli edifici.

        LUCA CHISTÈ


ph. Luca Chistè ©    ///   www.lucachiste.it


ANTROPIZZAZIONE E TRASFORMAZIONE DI UN TERRITORIO


Percorrendo la Val dei Mocheni, sia dall'uno che dall'altro versante da cui essa risulta accessibile, ciò che più caratterizza il paesaggio di questa splendida valle alpina, è lo scoprire quale sia stato il gigantesco sviluppo, negli ultimi anni, delle serre dedicate alla coltivazione dei “piccoli frutti” (more, lamponi, mirtilli, ribes, fragole). Una produzione agricola che vanta decenni di consolidate prassi, particolarmente favorita dal clima e dalle caratteristiche geomorfiche ed ambientali della «Valle incantata».
Una produzione che ha avuto una grandissima diffusione a partire dalla metà degli anni '70 e divenuta una forma di importante sostentamento economico alla Valle con un impatto, in termini antropici, che le estese coltivazioni in serra determinano sulla connotazione e la correlata percezione del paesaggio da parte degli osservatori.
Con queste immagini, si è quindi cercato di porre il focus dell'analisi visiva entro questa importante realtà produttiva del territorio mocheno, associando alle fotografie del territorio, che evidenziano l'oggettivo impatto delle coltivazioni sulla connotazione del paesaggio, anche il racconto visivo del supporto logistico della Società Cooperativa Agricola (SCA) Sant'Orsola (Cirè di Pergine | TN) dedicato a questa importante filiera agricola, autenticamente «green oriented».

        FRANCESCO FRANZOI


ph. Francesco Franzoi ©    ///   Instagram » Francesco Franzoi


«DAILY LIFE»


Francesco Franzoi ha scelto di documentare la vita quotidiana della Valle dei Mòcheni, così come essa appare, in alcune circostanze: gli abitanti che la vivono, i turisti che la frequentano e gli artigiani che, con il loro operoso lavoro, ne mantengono integra l'identità culturale e valoriale nel tempo, soprattutto grazie alla originalità e alla qualità dei manufatti che essi producono.
Identità e tradizioni che divengono valori consolidati nel tempo, capaci di tramandarsi di generazione in generazione: Andrea che lavora il legno come mestiere e con infinita passione; Corrado, che con la sua famiglia offre squisiti piatti dai sapori tradizionali in un ristorante abbarbicato sulle ripide strade che percorrono le montagne della valle, attività alla quale unisce quella di allevatore, con alcuni esemplari di pecora nana bretone. Barbara, che nel suo agriturismo è in grado di far scoprire tutto il mondo “antico”: dalla tosatura delle pecore alla creazione del filo di lana, per un prodotto di fattura interamente artigianale, che rendono le sue creazioni uniche. Matteo, maestro della scuola musicale, che ha permesso al fotografo di poter assistere al saggio di fisarmonica dei suoi allievi.
Tradizioni e valori di una identità diffusa e socialmente partecipata, che si possono riscoprire visitando i diversi musei del territorio: mulini, segherie, miniere, il museo del paracarro e l'Istituto di Cultura Mòchena, riferimento per i turisti che visitano i paesi e le montagne che circondano la valle attraversata dal fiume Fersina.

        MICHELE VETTORAZZI


ph. Michele Vettorazzi ©    ///   www.michelevettorazzi.it


L' ESSENZA NATURALISTICA DELLA VALLE INCANTATA IN ALTA QUOTA


L’indagine fotografica che costituisce questo percorso visivo, si è sviluppata avendo come ambito tematico l’ambiente naturalistico in alta quota della valle dei Mòcheni, con particolare focus sul paesaggio rappresentato dalla corona di montagne che delimitano la testata della valle. Un’areale paesaggistico fra i più “selvaggi” della “valle incantata”, nei cui scenari, avendoli conosciuti fin dalla sua giovinezza, si sono formate sia la grande passione dell’autore per la natura, sia la sua sensibilità fotografica verso questo tipo di fotografia.
La dimensione intimistica di queste immagini, accentuata dalla calligrafia del bianco/nero, trova fondamento nel contesto naturalistico, pressoché unico, della Valle dei Mòcheni.
Superate le ultime caratteristiche baite autoctone, i boschi di abete, larice e poi di cirmolo, salendo in quota, ci si imbatte in vaste distese di rododendri, praterie e formazioni rocciose che dimostrano, in questi luoghi, quanto la natura sia riuscita a preservarsi intatta.
I contenuti dell’indagine riflettono sia lo spirito dell’autore al cospetto della natura, sia il suo profondo livello di empatia per gli elementi che ne determinano la sua essenza. L’immaginario visivo di queste immagini indaga il silenzio e le luci dei luoghi, ora rarefatte e silenti, ora acute e contrastate, costituito da nuvole irrequiete, nebbie che avvolgono i pendii erbosi, distese di pietre, pareti verticali di rocce traslucide.

        PARTECIPANTI CORSO FOTOGRAFIA


ph. Tais Mariano / ©


CORSO DI FOTOGRAFIA DI SANT'ORSOLA


Quale evento particolare, si è deciso di includere nel tessuto espositivo della rassegna le immagini dei partecipanti al Corso di Fotografia di Phf Photoforma /Luca Chistè - Trento, tenutosi a Sant'Orsola, nel corso dell'estate 2021.
Gli autori esposti in rassegna, con una serie di immagini selezionate fra quelle realizzate durante il workshop del corso ed i liberi scatti eseguiti dai partecipanti sulla Valle dei Mocheni, sono:

-   Mariano TAIS (tutor di supporto al corso)
-   Sabrina CATTANI
-   Daniela FONTANARI
-   Lara FONTANARI
-   Susanna FRUET
-   Marcella GRISENTI

-   Francesca MOAR
-   Luisa MOSER
-   Walter MOSER
-   Marica PALLAORO
-   Lucia PAOLI
-   Mirco PAOLI
-   Elisa POMPERMAIER


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        ABACO RASSEGNA / ORARI


DATE EVENTO: 15 NOVEMBRE – 31 DICEMBRE 2021
INAUGURAZIONE sabato 13 NOVEMBRE 2021, ore 11.00


ORARI DELLA MOSTRA


Dal 15/11 al 19/11 e dal 20/12 al 31/12

Lunedì, martedì e mercoledì dalle 8.30 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.00
Giovedì e venerdì dalle 8.30 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 20.00
Sabato dalle 17.00 alle 20.00
Chiuso domenica e 25 dicembre



Dal 20/11 al 19/12
Lunedì, martedì e mercoledì dalle 8.30 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00
Giovedì e venerdì dalle 8.30 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00
Sabato e domenica: dalle 11.00 alle 13.00.



La mostra è visibile anche durante le degustazioni di
TRENTODOC - BOLLICINE SULLA CITTA’    »»   www.palazzoroccabruna.it 

INGRESSO LIBERO

Grafica e contenuti web a cura di
Luca Chistè / Phf Photoforma
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